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Archivio Magazzini Mele
Il 5 ottobre del 1889 due fratelli, Emiddio e Alfonso Mele, inaugurano a Napoli, in via San Carlo I Grandi Magazzini Italiani.
I negozi, sorti al piano terra e primo piano di un prestigioso stabile del 1884, su un’area di circa 2.000 metri quadrati, riscuotono subito un enorme successo. Gli articoli messi in vendita sono tantissimi, nei cataloghi della Casa se ne contano circa mille, molti dedicati alla moda e all’abbigliamento sia maschile che femminile, prodotti che vengono distribuiti anche attraverso la vendita a distanza, in Italia e in Europa. Per le tante spedizioni effettuate, i fratelli Mele ricevono, il 31 luglio del 1895, la concessione dell’esercizio di un ufficio postale e telegrafico che aprono sotto la Galleria Umberto I.
La stima e l’affetto che i dipendenti nutrono per i loro principali è riscontrabile in documenti, biglietti, lettere e poesie, inviati in occasione di varie festività e ricorrenze. I due fratelli sono sempre circondati da amici, frequentano a Napoli gli intellettuali del tempo, quali Benedetto Croce, Francesco Saverio Nitti, Matilde Serao ed Eduardo Scarfoglio
A Napoli e in altre città italiane i Grandi Magazzini vengono pubblicizzati sui libretti illustrativi, distribuiti nei luoghi di ritrovo e di cultura. Il nome della Casa compare su moltissimi spartiti musicali, editi da Ferdinando Bideri e su calendari, ventagli e specchietti che reclamizzano la ditta.. Famosi sono i manifesti che i due fratelli commissionano per diversi anni all’Officina Grafica Ricordi, opere di grandi artisti quali Laskoff, Cappiello, Villa, Beltrame, Malerba e Dudovich. Quest’ultimo, producendo per l’azienda, dal 1901 al 1910, darà da allora una personale impronta al manifesto pubblicitario italiano.
I negozi, sorti al piano terra e primo piano di un prestigioso stabile del 1884, su un’area di circa 2.000 metri quadrati, riscuotono subito un enorme successo. Gli articoli messi in vendita sono tantissimi, nei cataloghi della Casa se ne contano circa mille, molti dedicati alla moda e all’abbigliamento sia maschile che femminile, prodotti che vengono distribuiti anche attraverso la vendita a distanza, in Italia e in Europa. Per le tante spedizioni effettuate, i fratelli Mele ricevono, il 31 luglio del 1895, la concessione dell’esercizio di un ufficio postale e telegrafico che aprono sotto la Galleria Umberto I.
La stima e l’affetto che i dipendenti nutrono per i loro principali è riscontrabile in documenti, biglietti, lettere e poesie, inviati in occasione di varie festività e ricorrenze. I due fratelli sono sempre circondati da amici, frequentano a Napoli gli intellettuali del tempo, quali Benedetto Croce, Francesco Saverio Nitti, Matilde Serao ed Eduardo Scarfoglio
A Napoli e in altre città italiane i Grandi Magazzini vengono pubblicizzati sui libretti illustrativi, distribuiti nei luoghi di ritrovo e di cultura. Il nome della Casa compare su moltissimi spartiti musicali, editi da Ferdinando Bideri e su calendari, ventagli e specchietti che reclamizzano la ditta.. Famosi sono i manifesti che i due fratelli commissionano per diversi anni all’Officina Grafica Ricordi, opere di grandi artisti quali Laskoff, Cappiello, Villa, Beltrame, Malerba e Dudovich. Quest’ultimo, producendo per l’azienda, dal 1901 al 1910, darà da allora una personale impronta al manifesto pubblicitario italiano.
Fondazione Emiddio Mele
Via San Carlo, 26 – Palazzo della Borghesia
80133 Napoli
Tel. 081 5526939
fondazionemele@libero.it
Archivio Mele