Gli interventi
Gli archivi, se non percepiti come materia inerte, ma come viva trama di relazioni significative fra documenti, possono costituire preziose risorse, in grado di fornire le conoscenze necessarie ad alimentare l’identità di una comunità e a sviluppare le capacità di progettare il futuro. Sia il responsabile della loro produzione (archivi correnti), che quello della loro sedimentazione e interpretazione (archivi di deposito e storici) devono intervenire puntualmente con competenza e con prudenza su questi materiali per metterli in grado di fornire l’imprescindibile supporto ai processi decisionali e alla ricerca storica.
Intervenire sugli archivi significa allora sia impostare correttamente la fase della loro produzione, in primo luogo mediante l’elaborazione del manuale di gestione (previsto dall’art. 3 del DPCM 3 novembre 2013), strumento idoneo a conferire razionalità e trasparenza alle attività di utilizzo del protocollo, di classificazione, di fascicolazione e di archiviazione dei documenti, sia restituire un ordinamento all’archivio disordinato e predisporre gli opportuni strumenti di descrizione, in grado di rendere possibile e di agevolare la ricerca delle informazioni.
Interventi di questo genere, se svolti con senso di responsabilità e con professionalità, implicano, preventivamente e in corso d’opera, la definizione di finalità, obiettivi, programmi, strumenti di monitoraggio e di gestione dei risultati.